Graphicus è la rivista del dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino sulla comunicazione. Ad occuparsi della stampa c’è wowlab4u
Oggi vi raccontiamo di Graphicus, una rivista che negli ultimi 10 anni ha raccontato il mondo della comunicazione: ampio è il tema come ampia è la prospettiva con cui Graphicus lo tratta, grazie ad autori che provengono da discipline diverse, a volte distanti, ma comunque connesse al mondo della comunicazione.
Le origini della rivista meritano di essere raccontate perché sono strettamente intrecciate col territorio in cui è nata. La rivista nasce nel 1911 col nome di Piemonte Grafico, diretta da Silvio De Bianchi. Nel 1920 la rivista cambia nome sotto la direzione di Luigi Gianolio e diventa Graphicus: l’idea è di raccogliere articoli e contenuti che possano interessare a chiunque si occupi di grafica e tecniche tipografiche.
L’attuale Graphicus riprende questa tradizione ma allarga lo sguardo e il campo di azione a tutta la comunicazione, visiva e no.
La rivista ha una versione digitale e cartacea.
Se vuoi sfogliarla digitalmente basta cliccare qui e scegliere il numero di Graphicus da leggere.
Ma se vuoi acquistare la versione cartacea, wowlab4u la stampa e la spedisce per te.
Wowlab4u ha infatti stretto un accordo con il dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino per occuparsi della stampa di Graphicus, non solo del numero appena uscito ma anche dei numeri precedenti, permettendo ai lettori di poter apprezzare la resa grafica anche su carta.

Cos’è Graphicus e cosa trovi nella rivista
Graphicus è una rivista storica che si occupa di comunicazione ed è sempre stata un punto di riferimento per chi lavora nel mondo grafico editoriale.
Ogni numero ha un tema attorno a cui gravitano gli articoli. Il tema dell’ultimo numero è Euforia, euforia intesa nel suo senso più stretto quindi “la sensazione di reale o fittizia felicità, che porta a tendenze eccessivamente ottimistiche; niente può andar male” a quella più contestualizzata nell’oggi in cui “può essere visto quasi come una fuga dalla realtà collettiva, per ricercarne una personale ed effimera. Non è per forza una condizione completamente naïf, ma allo stesso tempo non è neanche razionale, perché ha una forte componente onirica.”
Graphicus coinvolge professionisti nell’ambito di grafica, design, comunicazione visiva ma anche esperti di storytelling, di arte tipografica, di psicologia e neuromarketing, di fotografia e architettura. Insomma tante voci e tante competenze diverse si intrecciano per creare una rivista di grande qualità e spessore, che propone contenuti inediti e interessanti per chiunque si occupi non solo di grafica e design ma anche più in generale per chiunque sia appassionato di comunicazione.
Si guarda al passato, a ciò che ha lasciato traccia indelebile sul nostro presente ma anche al futuro, a quello che potrebbe aspettarci, alla tecnologia che oggi è un germoglio ma domani potrebbe diventare albero.
Graphicus non è solo un progetto culturale, è anche fucina di creatività e laboratorio di ricerca nell’ambito della comunicazione.
“Territorio, relazioni, giovani, nuove discipline, ricerca tecnologica, professionalità inedite e legate a nuove economie saranno i nuovi temi della nuova edizione di una delle riviste più antiche d’Italia” scrivono Paolo Tamborrini e Mario Mercalli sul primo numero dedicato del nuovo ciclo di Graphicus.E a proposito di tecnologia, Graphicus sfrutta anche la realtà aumentata attraverso Artvive, una piattaforma di realtà aumentata per l’arte. Scarica la app per Android o per Apple e inquadra la copertina dell’ultimo numero di Graphicus, Euforia: goditi l’effetto.